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«Sulla via verso Emmaus», afferma Enzo Bianchi in questo commento all'ultimo capitolo del vangelo di Luca, «cammina ciascuno di noi, con le disillusioni che annebbiano il suo cuore e con la ricerca di senso che ciascuno compie faticosamente». Su questa strada Gesù, il Vivente, il Risorto da morte, cammina con noi, offrendoci una parola di speranza. Per riconoscerlo occorre, però, ascoltare e comprendere le Scritture dell'Antico Testamento, occorre ricordare le sue parole raccolte nel Nuovo. È ciò che per noi cristiani avviene ogni domenica. Nella celebrazione liturgica, infatti, come i due discepoli di Emmaus, prendiamo coscienza del nostro essere peccatori, perdonati tante volte per le infedeltà e i tradimenti; viandanti su una strada spesso faticosa da percorrere; pellegrini che hanno bisogno della Parola e del Pane condiviso per uscire dalla desolazione e poter approdare alla comunione.